La mia prima DEM? L’ho inviata nel ’97 :)
Appena di ritorno dal servizio militare, avevo già le idee molto chiare su cosa fare.
Arrivo in lavanderia e dico a mio padre : “Voglio mandare una lettera a tutti i parrucchieri della città e dintorni”
E mio padre: “Cosa? Vuoi diventare un parrucchiere? Ma non avevi sempre desiderato fare il cuoco e mi rinfacci da sempre che non ti ho mandato all’alberghiero a 14 anni e che ora ti ho convinto a fare il mio mestiere, il lavandaio?”
E io: “Ma che hai capito….”
E inizio a spiegargli la mia idea, perchè quella c’era e anzi, non era proprio un’idea mia, perchè altri in quel momento facevano già lo stesso lavoro, ma io ero certo di poterlo fare meglio.
Non vi nascondo che non ho trovato alcuna difficoltà a farmi capire da mio padre, che invece, solo dopo 20 secondi di introduzione era già alla fine e aveva perfettamente già compreso tutto. Non solo, aveva anche fatto un calcolo collaterale di supporto che ovviamente conteneva tutto il piano spese per l’investimento necessario nell’eventualità avesse funzionato la mia proposta.
Ma in cosa consisteva? Oggi spiegarlo è semplice, ma allora non era proprio così, anche perchè io ero molto dubbioso sulle mie effettive capacità e inoltre, essendo la nostra una piccola lavanderia artigianale, non era semplice pensare agli sviluppi di una scelta simile.
In pratica stavo per integrare all’interno della nostra attività tradizionale, qualcosa che ci avrebbe ben presto portato a diventare una lavanderia industriale con 13 dipendenti e un capannone di 600 mq da gestire.
Il nuovo servizio consisteva nell’offrire biancheria a noleggio per un determinato target: quello dei parrucchieri.
Molti di voi che oggi sono miei amici su facebook, allora miei clienti, si ricorderanno più o meno quella lettera.. o almeno spero.
Mi recai da un amico che aveva una agenzia di comunicazione, che aveva un grafico straordinario, molto bravo nel disegno ( per i Ternani è quello che ha fatto Hulk e L’Uomo Ragno ) e gli chiesi di realizzarmi il logo. Mentre ci accordavamo sul prezzo, allora 400.000 lire, un enormità anche con lo sconto, il grafico aveva già fatto la bozza a mano, a matita, con tutte le ombre e le proporzioni perfette. Sembrava mi avesse letto nella mente. Era quello che desideravo: Un Draghetto ( Il Drago è il simbolo di Terni ), con in una mano una spazzola e nell’altra un ferro da stiro, che poi fu sfumato di Rosso e Verde, che sono i colori della Ternana.
FANTASTICO!
Con quello, il mio amico potè realizzare nel giro di pochi giorni tutta la grafica coordinata: Biglietti da visita, Carta intestata sia per il cartaceo che digitale, Buste, e una Brochurina con i vari prezzi e servizi su una singola pagina, ma molto carina.
Il mio budget non era moltissimo, credo avessi destinato allora circa un milione di lire alla realizzazione di tutto invio compreso, ma riuscii a starci dentro 🙂
Mentre aspettavo la merce che mi serviva per spedire ai potenziali clienti, ho dedicato qualche giorno a impostare una lettera che fosse di effetto, con molti complimenti e soprattutto con la giusta attenzione perchè doveva essere una per tutti, quindi sarebbe arrivata a persone con teste diverse, attività di dimensioni diverse, di luoghi diversi e con esigenze, storici e presenti diversi.. quante cose… ma le avevo previste tutte.
Poi ho fatto leggere la cosa a persone di ogni tipo, forse anche a mia nonna che allora era ancora viva e in forze 🙂 Ero troppo gasato.
Non posso dirlo con certezza, ma credo impiegai una settimana ad impostare il tutto.
Non appena fui pronto, mi recai alle poste, inviai la “mega mail di massa” ( credo circa centinaio di buste ) e aspettai…
Passarono 2/3 giorni e poi… Iniziarono ad arrivare le chiamate.. Pensate, su 100 aziende a cui mandai la mail, circa 30 mi chiesero un incontro per trattare sulle condizioni. E con almeno 25 di queste chiusi dei contratti annuali per il noleggio di biancheria per i loro saloni.
Ero fuori di me.. non mi aspettavo di poter innescare qualcosa che avrebbe cambiato i miei prossimi 8 anni..
Per quanto riguarda il ritorno dell’investimento, allora chiudere quei contratti mi garantì di rientrare della spesa e inoltre acquistare la merce per svolgere i servizi. Nel noleggio il rientro è a medio termine, quindi considerate che i primi veri soldi iniziai a vederli almeno dopo 6 mesi, perchè poi ci sono i prodotti, le lavorazioni, il costo del personale, le consegne e tante altre spese che li per li non avevo calcolato.. Ma era un inizio strepitoso.. Fu il mio piccolo successo, un momento che ricorderò per sempre e che potrei raccontarvi in modo più dettagliato, ma non mi va di annoiarvi..
Fu un passo che segnò il mio accesso nel mondo del lavoro con tutte le scarpe. Non si trattava più di fare quello che fino a quel momento mi aveva insegnato mio padre, ma di imparare a conoscere un qualcosa che comportava sempre lavare della biancheria, ma non finiva li.
Infatti imparai poi a vendere il servizio anche direttamente, recandomi di persona presso i saloni, anche su segnalazione dei miei stessi clienti, proprio perchè erano estremamente sooddisfatti del mio operato..
Quando penso a questo, penso anche ai tempi di oggi, ai budget di oggi, al mondo del lavoro, come si è trasformato, soprattutto nelle sue dinamiche e velocità.
Ma se c’è un qualcosa che li accomuna è sempre che in giro, soprattutto nella rete, ci sono tanti ragazzi che hanno delle idee straordinarie e che troppo spesso non sanno da dove cominciare.
Io vi ho raccontato questa esperienza perchè vorrei che non vi fermaste a pensare a qualcosa. Ci dovete credere. Fatevi in quattro per provare quella mia stessa sensazione.
Se è una necessità che avete, non potrete fallire.
La foto che ho scelto non è di uno che ha nostalgia, ma di uno che guarda al futuro augurandosi di emozionarsi sempre come quella prima volta
Vi saluto con una domandona: “Oggi ci sono le DEM digitali, ma se aveste una attività artigianale, come io l’avevo allora, provereste a fare un invio di lettere come l’ho fatto io nel 97? Se lo avete fatto quale è stato il vostro ritorno? Insomma, è cambiato davvero tutto o qualcosa vale ancora?”
Buona Notte Stellissimi!