Matt Cutts: penalizzazioni manuali con notifica in WMT
Come in molti avranno notato, Matt Cutts ha ripreso a rispondere alle domande degli utenti attraverso il canale Google Webmaster Help di Youtube, che propone tutte le risposte alle domande più spinose della SEO.
L’argomento del video pubblicato oggi è la diversità di notifiche di Webmaster Tools che ci fanno sudare freddo: notifiche di spam, link innaturali, acquisto e vendita di link, ecc.
Che cosa sapevamo già
Matt Cutts in questo ambito è sempre stato riservato: solo negli ultimi mesi si vede una leggera apertura di Google nei confronti delle statistiche e dei numeri relativi allo spam. I fatti importanti che già sapevamo riguardo le segnalazioni provenienti dal WMT sono:
- Nel 2012 Google ha inviato quasi 5 milioni di segnalazioni in tutto il mondo
- La media delle segnalazioni del 2012 (rilevata a Febbraio 2012) è di circa 350.000 segnalazioni al mese in tutto il mondo. Nel 2011 era 290.000 e nel 2009 meno di 20.000 (riflettiamoci!)
- Durante il Search Marketing Expo del 2012, Matt Cutts dichiarò che ricevere una segnalazione di WMT via mail significa avere subito SEMPRE una penalizzazione manuale. Molti si sono sempre domandati se ci fossero penalizzazioni algoritmiche in questi casi e in che misura. Matt Cutts ha voluto tagliare la testa al toro rivelando che, a seguito di una penalizzazione manuale del webspam team c’è, nel 99% dei casi, una segnalazione da parte di Webmaster Tools.
Cosa c’è di nuovo
Un pò di numeri, cosa che noi amiamo tantissimo!
Questo è il video di oggi di Matt Cutts:
Matt Cutts ci rivela che le notifiche di Webmaster Tools si dividono in questo modo:
- 90% relative a black hat e spam
- 4% non aggiungono valore alla notifica
- 3% relative a hacking & co
- 2% relative all’acquisto di link
- 1% relative alla vendita di link
Adesso (credo) che le segnalazioni/mese siano maggiori ma, stando alle dichiarazioni del buon Matt, durante Febbraio 2012 ci sarebbero state 315.000 azioni manuali contro spam/blackhat, 10.500 contro hackers, 7.000 contro chi acquista link e 3.500 nei confronti di chi vende link.
In pratica, per sviscerare i numeri, nell’anno passato, circa 14 siti sono stati penalizzati a mano per l’hacking ogni ora. Solo a me sembrano tantissimi? Per carità, il problema dei siti bucati è enorme, ma qui parliamo di penalizzazioni manuali e non algoritmiche: ossia una persona specializzata che ha analizzato il caso e ha proceduto con le azioni di repressione.
Se parliamo del blackhat e dello spam, se proprio vogliamo rabbrividire, secondo le stime ci sarebbero stati più di 70 siti penalizzati manualmente al minuto, complimenti al team di Matt, non avrei mai immaginato cifre simili! Si parla di più di 1 sito penalizzato a mano ogni secondo!
L’avreste mai detto?
Marco Salvo
Bhe calcolando i network spam creati con da boot automatici non credo siano cifre da capogiro. Potrebbero salire ancora di più se solo qualcuno decidesse di creare piattaforme di blogging che si auto alimentano con sottodomini e ramificazioni forzate su forum e installazioni di script.
Direi che questi numeri non fanno testo! Anche perché non si conosce l’argomento quindi potrebbero, da parte mia essere anche solo domini ombra per prodotti farmaceutici o roba varia.
A sto giro questi video hanno una rilevanza sempre minore sul panorama seo 🙂 almeno per quel che mi riguarda.
Adriano
Bisogna vedere quanti di quelli sono italiani…
Ad esmepio io non ho mai ricevuto notifiche eppure qualche porcata l’ho fatta anche io, sarebbe interessante il numero italiano, dato che secondo me ci sono massimo 10 persone a occuparsi dello spam in Italia 😀
Emanuele Tolomei
Non stupirti della quantità di spazzatura in giro.
Come non stupirti che anche quando trovano qualcosa da scrivere, e non parlo del blogger appassionato, ma di grandi riviste di settore, si tratta di fuffa. In sostanza o si fa traffico o niente.
Ormai da tempo tutti, compresi i blogger appassionati, vedi Taglia, hanno DOVUTO, purtroppo, cambiare rotta in quanto sulla seo si è detto praticamente tutto e il contrario di tutto, quindi anche il traffico è generalmente ridondante, per cui meglio arrancare anche su nicchie più ampie quanto competitive.
Il risultato è che la stessa saturazione sta avvenendo e in alcuni casi è già avvenuta, in molti altri settori limitrofi al nostro. E’ nostro compito, e ci metto anche te ovviamente, trovare quelli che sono davvero le risposte a domande nuove. Qualcosa di nuovo c’è sempre.
Ormai sono fuori moda anche le penalizzazioni, figurarsi i sistemi di guadagno online, il web marketing su larga scala, la lead generation.
I nuovi utenti, quelli che solo oggi arrivano in internet, hanno un sistema nuovo di ricerca, che esula dalle serp e parte purtroppo, sempre più spesso dai social.
Ci metto anche questi, nonostante sai quanti io personalmente li odi, perchè ora sto parlando di siti web in generale, per cui ci metto soprattutto quelli che vengono creati a fini non per forza di lucro, ma robe da wikipedia al giochi per ragazze della situazione.
Praticamente che senso hanno tutte queste parole messe così in fila senza un criterio logico, che entrano a gamba tesa in questo post quasi in maniera offtopic?
In realtà la mia è più una risposta a quella che è la tua premessa nel post su G+, per cui fai la tara anche a questo.
Ma una cosa che accomuna tutto è la chiave di lettura delle nostre serp. Google, per assurdo sa meglio di noi cosa vuole quel determinato utente e nella sua folle egemonia, ha istruito a tal punto l’utente medio e ancora di più, quello entry level, per far si che la nostra fosse sempre una continua rincorsa. Ma c’è una cosa che continuerà a spiazzare google e compagni. Cosa? Quello che non esiste 🙂
Lo so è difficile da capire al volo. Non esiste dove? In serp, nel content, nei meta, nella struttura del sito, nel codice con cui viene scritto?
In uno dei recenti contest ci sono stati aspetti tralasciati da tutti e sui quali io ragiono da solo senza tirare in ballo nessuno, semplicemente perchè tutti mi attaccherebbero, visto che il mio pensiero è del tutto opposto a quanto scritto in qualunque CAZZO di linea guida di Google o in qualunque MERDA di codice etico.
Noi siamo RICERCATORI.
La nostra è una vocazione e Google fa altrettaneto. vedilo come un’entità che ha vita propria. Ormai DA TEMPO, anche Cutts e compagni hanno perso il controllo dell’algoritmo.
Sono anni che lo dico, ma ho smesso nell’esatto momento in cui qualcuno mi ha risposto dicendomi che ero un incompetente se pensavo questo.
E’ vero, sono un incompetente che da anni ha tanta fortuna e ottiene sempre i risultati che si è prefissato allora. Ma non mi soffermo su questo perchè ne io ne nessuno nel nostro mestiere deve dimostrare nulla. Il nostro ruolo è ben altro.
E’ quello di far si che quelli che sembrano oggi I COMANDAMENTI DELLA SEO DA BAR, diventino la lista della spesa di mia nonna.
Tu lo hai capito, e non sei molto lontano dall’avere la chiave dei giochi, ma ti manca ancora quel minimo distacco da tutto quello che è scritto finora per trovarla. Mi permetto di dirlo solo perchè questo post ne è la riprova no? Analisi, numeri, liste.. di cosa? di cose che esistono. Google si può battere solo in un modo, con quello che non esiste.
Sembra assurdo, ma si può fare.
DiBiasi c’è andato più vicino che mai, lanciando l’idea del meta nofellow, geniale! Nessuno lo ha seguito. Pensa a cosa sarebbe accaduto. Pensa.. Lui l’ha capito cosa serve.
Trova una chiave che sia veramente valida, che diventi uno standard e Google crasherà nel giro di pochi istanti.
Giù tutti i server e a casa Cutts e compagni.
Questa è un po’ L’Apocalisse Secondo ME, ma non bisogna arrivare a tanto per dimostrare che Google può essere manipolato.
Lo facciamo ogni giorno, ma non è abbastanza. Ovviamente il tutto a fin di bene, diciamolo Hacking Buono, come si parlò anni fa riguardo al nome più cercato durante il periodo natalizio e poi uscì fuori che era un esperimento di un ricercatore Italiano.
Eppure, anche lui non bastò per dire a Google che noi ci siamo e che lo teniamo d’occhio. E che se ha dovuto introdurre dei sistemi manuali per contrastare lo spam, noi saremo in grado di eludere anche quelli, per far si che trovino un sistema ancora migliore, perchè questo NON LO E’. Altrimenti le serp sarebbero migliori di quanto non lo sono ad oggi.
Buon Lavoro mio caro e divertiti, perchè Google è un grande multiplayer, di cui hai ancora tutte le vite e i punti forza. Io sono all’ultimo mostro da un pezzo.
Ci guardiamo ogni giorno e diciamo: “Che facciamo oggi?” e ci scappa sempre la scopetta o Tresette. Prima o poi uno dei due attaccherà l’altro e… chissà forse quel giorno saremo insieme 🙂
Benedetto Motisi
Post di Danilo spaziale e commento di Emanuele galattico. Signori, questo è Esperto SEO.
Tornando a noi, a me viene da sorridere a pensare tutti quegli aficionados di Google che tutt’ora dicono “no, ma l’algoritmo ormai è INTELLIGGGENTE; è da malfidati e italioti pensare che dietro ci sia un controllo manuale”.
E invece.. è vero e ha ragione Emanuele che immagina un Matt Cutts e compagnia in preda all’algoritmo ormai mosso da vita proprio. Insomma, più che altro per la vastità del Web. Come fai a pensare di avere in mano la situazione?
Personalmente non riesco a capire perché farsi le pippe e scandalizzarsi che tutto questo sia il Male. … l’Anarchia positiva è l ‘anima dell’evoluzione e del mercato.
Una manna per i RICERCATORI.
A questo proposito, c’è da mettersi il cuore in pace e intendo circa il vedere che c’è più fuffa che altro. La fuffa tira sempre. La ricerca no.
D’altronde fa più notizia, genera buzz un post così o uno sensazzzionalistico? Einstein o Belen? E’ una scelta di marketing pure questa.
Citando un messaggio di un amico qualche giorno fa (vedendo il clamore suscitato da un suo contenuto che considerava becero rispetto a uno ultrafico che ci siamo cacati in due):
“Minchia oh, c’è poco da fare. Le cazzate tirano sempre un botto di più.”
Parliamoci chiaro, per noi che non siamo suore verginelle un post così è una conferma di quanto pensato, valutato ogni giorno lavorando. E Danilo si è messo pena di farne un post atomico. Solo che le esplosioni le sentono in Polinesia che non ci abita nessuno..
p.s. Il dato italiano.. ora, poco da lamentarsi perché lavoriamo in questo campo geografico. Ma davvero Google, Inc. mondiale , dovrebbe preoccuparsi più di tanto dell’irrisoria cifra di circa 22 milioni di utenti attivi (dato più dato meno)?
Signori, guardiamo in faccia la realtà, siamo come i pirati alla Tortuga. Lontano dalle potenze e potenzialmente con il campo libero. Certo, se uno si comporta da pendaglio da forca prima o poi ti pizzicano eh..
my two becerissimi cents
Marco
Quando arriverà un vero competitor di Google? Mai 🙁 ….
Il bello che analizzo da tempo siti Web che dovrebbero avere penalizzazioni e a tutt’oggi niente…
La speranza è l’ultima a morire…
seocolli
Commento di Emanuele da incorniciare….chapò. BigG ad oggi non ha il controllo della situazione altrimenti non avrebbe fatto uno strumento in cui possiamo segnalare i link cattivi. Certi video e certe info servono per la massa per far capire che è tutto difficile e che si deve stare tanto tanto attenti…. tutta fuffa. Un modo per BigG di incutere terrore e dimostrare padronanza e controllo dello strumento (… mi viene da ridere). Chi è del settore sa come fare e cosa fare, sulla carta tanti esperti SEO ma pochi sanno realmente lavorare e cosa importantissima hanno “il giocattolo” sotto controllo.